Durante il medioevo il Natale era una festività che durava circa dodici giorni e prevedeva festeggiamenti di
ogni tipo: banchetti, cortei e drammi liturgici per rievocare la nascita di Gesù.
L'ensemble Laus Veris con "titolo del programma" presenta una raffigurazione musicale della paraliturgia
medievale in diverse aree europee, ovvero quel "contorno" musicale, dove talvolta il sacro si confondeva
con il profano, che caratterizzava la celebrazione della liturgia.
Il repertorio mariano del Llivre Vermell, fatto di conductus processionali e ball redon, ovvero danze tonde,
restituisce l'immagine nitida di quelle "devotas cantilenas" che i pellegrini "volunt cantare et trepudiare"
sul sagrato della chiesa di Montserrat, dopo aver compiuto "El camin de l'Angel" in devozione per la
Moroneta, la Madonna nera di Montserrat.
Il Laudario di Cortona ed Il Laudario Magliabechiano Banco rari 18 sono, invece, la testimonianza più vivida
della nascita della Lauda e di tutte quelle confraternite laicali che, dopo la nascita dell'ordine francescano,
costituirono il punto di contato sociale tra clero e devozione popolare.
Di area francese ed inglese, le carole ed i conductus dedicati al natale, dove la "spiegazione musicale" della
sacra famiglia si unisce alla festa ed alla celebrazione, con canti da intonare con la symphonia o al suono di
organo, strumenti a corda e tamburi.
Dal ciel venne messo novello
Gloria in cielo
Cristo Ë nato et humanato
Stella nova
Dolce Vergene Maria
Cuncti simus
Mariam Matrem
Los set gotxs
Polorum regina
Laudemus Virginem / Splendens ceptigera
Stella splendens
Edi beo thu
Dies fest agitur
Festa dies colitur
Orientis partibus
Gregis pastor