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Nel cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci, il progetto, presentato dall'Ass. Cult. "LAUS VERIS", si articola nella realizzazione di workshop e di concerti di musica rinascimentale destinati alle scuole: eventi culturali atti a valorizzare i luoghi e le testimonianze del "Divin Pittore".
Pietro Vannucci, passato alla storia come "il Perugino", diventa antesignano del concetto di eccellenza territoriale, identificandosi con la città ed il territorio che gli diede i natali e lo accolse. Il suo stile pittorico, tramandato dalle sue opere e dagli artisti che si formarono nella sua bottega, divenne espressione di "peruginità".
Se "perugino" divenne appellativo di stile ed eleganza nell'arte del XV secolo, vi sono testimonianze di inizio '400 di un modo perugino di cantare, nei sonetti del Saporetto di Simone de' Prodenzani: […] quella sera cantaro ei madriali, canzon del Cieco a modo peruscino […]
Nella storia della musica questa è una rara, se non unica, fonte che attesta uno stile di prassi esecutiva così riconoscibile e riconducibile ad un'unica città. La Biblioteca Comunale Augusta conserva due importanti manoscritti, il MS G20 e il MS 1013, testimonianza dei repertori tipici del '400 italiano.
Il progetto si articola nella realizzazione di workshop musicali, laboratori di percussione-danza e di iconografia, con la realizzazione, da parte dei ragazzi, di disegni ispirati agli strumenti musicali delle opere del Perugino. Verranno individuati luoghi di interesse storico-artistico in cui realizzare, oltre ai workshop, i concerti dell'ensemble Laus Veris. Coadiuvati dai ragazzi stessi che parteciperanno al progetto, si esibiranno nell'esecuzione di vari brani, tra cui un unicum conservato alla GNU [Allegato 2]: il brano verrà preparato con apposite lezioni svolte nelle scuole. I luoghi scelti sono: l'oratorio di S. Maria dei Bianchi a Città della Pieve, la chiesa di S. Maria Maggiore a Spello, la chiesa di S. Maria Assunta di Corciano e l'oratorio dell'Annunziata a Fontignano.
La ricostruzione di alcuni degli strumenti musicali presenti nelle opere del Maestro e dei suoi allievi è un punto centrale della nostra proposta: tali strumenti musicali sono il frutto del sapiente lavoro di liuteria di alcuni componenti dell'associazione che, con tecniche scientifiche, utilizzando software 3D, analizzano le opere dove questi vengono raffigurati, seguendo i trattati d'arte del periodo. Affreschi come la "Pala di Corciano", conservata nella chiesa di S. Maria a Corciano, restituiscono la vivida immagine di quali fossero gli strumenti musicali all'epoca del Vannucci: lira da braccio e liuto, i due strumenti principi per accompagnare le liriche dei canterini nel'400 [Allegato 3]. Scene di danza con la cornamusa, come nell' "Adorazione dei Magi" del Perugino di Città della Pieve, offrono invece spaccati di vita quotidiana del XV secolo.
Le due opere a Spello, ritraggono soggetti sacri ricorrenti, senza strumenti musicali; nel concerto verranno comunque utilizzati gli strumenti raffigurati in altre opere del Perugino e della sua scuola: liuto, ribeca, cennamella, lira da braccio e viola da gamba.
La serie di concerti, come a voler salutare il Divin Pittore, volgerà al termine con le atmosfere più intime dell'oratorio dell'Annunziata a Fontignano dove, oltre all'ultima sua opera, sono conservate le spoglie del Perugino.
Le opere del Perugino e dei suoi allievi avranno voce con la performance di musicisti esperti, lasciando un segno nell'immaginario dei ragazzi coinvolti, ricreando, nel 2023, arte e musica a "modo peruscino".
Il progetto "A modo peruscino" prevedeva anche la costruzione di alcuni strumenti (lira da braccio, ribeca e ribechetta) da parte di alcuni membri dell'Associazione Laus Veris: strumenti che sono stati poi utilizzati per la serie di concerti insieme ad altri di proprietà dei musicisti (viola da gamba, organetto, liuto e viola da mano), Il tutto preso dalle pitture del Perugino e della sua scuola, quindi da noti pittori come Raffaello, Pinturicchio, SIgnorelli, Eusebio di Jacopo).
